Vi racconto la nostra esperienza con l’auto svezzamento.

Inizialmente…

In passato mi era già capitato di sentir parlare di auto svezzamento, avevo letto il post di Valentina Grispo quando Francesco aveva ancora pochi giorni e la cosa mi aveva incuriosito non poco. Ero propensa e volevo capirci di più, ma quando lo proposi al pediatra mi disse che nel nostro caso sarebbe stato meglio optare per lo svezzamento tradizionale perché Francesco soffriva di reflusso e per ridurre il fastidio avremo quindi anticipato lo svezzamento di circa un mesetto. Siccome l’auto svezzamento si inizia almeno con il compimento del sesto mese di vita, avevo abbandonato l’idea e ci approcciammo allo svezzamento tradizionale, che per sommi capi tutte immagino conoscerete. Crema di riso, mais e tapioca, brodino vegetale di patata zucchina e carota, parmigiano, poi liofilizzati e carne omogeneizzata. È stato un mese terribile, l’ora della pappa era diventata un incubo per me e per mio figlio . Pianti ed urla, non ne voleva sapere neanche di buttare giù un boccone. Si ribellava, si contorceva, vomitava tutto. Non vi nego che ho insistito tanto, spesso “buttandogli” in bocca dei cucchiai di quella brodaglia approfittando della sua distrazione. Una vera e propria violenza!!! Le ho provate tutte, brodo senza zucchina perché mi avevan detto che rendeva probabilmente la sua pappa amara. Quindi patata e carota. Poi solo patata. Poi con parmigiano. Con olio. Senza olio. Con passato e senza passato. Con liofilizzato e senza. Non sapevo piu cosa inventare.

Poi…

Un giorno, dopo aver buttato per l’ennesima volta la sua pappa nella pattumiera, ricordo che ci siamo seduti a tavola per il nostro pranzo, quel giorno per noi c’era pasta e ceci. Lui ha iniziato ad osservarla, ci ha chiaramente fatto capire che voleva assaggiarla! Quel giorno per la prima volta ha mangiato dei cucchiai di pasta e ceci. Il giorno seguente si è ripetuta la stessa cosa con una frittatina di uova che avevo preparato per me, e così riaffiorava in me nuovamente l’idea dell’auto svezzamento. Ho impiegato dei giorni per documentarmi, ho letto il libro del pediatra Lucio Piermarini “Io mi svezzo da solo”, mi sono affidata a lui e così senza troppi timori ho iniziato questo percorso. Il principio dell’auto svezzamento credo sia in pieno rispetto del bambino, dei suoi tempi, delle sue esigenze. Ogni bambino è diverso da un altro e di conseguenza ogni bambino ha tempi diversi. Lo svezzamento dovrebbe essere un momento di piacere per bambino e genitori, un momento di scoperta, un momento esplorativo. Ho continuato a cucinare ciò che solitamente preparavo per noi, con piccoli accorgimenti, come evitare i soffritti, prediligere solo olio extravergine di oliva a crudo, e limitare molto l’uso del sale (chiaramente l’auto svezzamento prevede anche una buona dose di buon senso). Qualsiasi cosa cucinassi per noi la proponevo anche a lui. Inizialmente ci giocava con le manine, esplorava, poi lo portava alla bocca assaggiandone un po’. Ogni giorno una nuova scoperta. Verdure lesse o al vapore che preparavo (e preparo) tagliate sotto forma di bastoncini in modo che lui può tranquillamente afferrarle con le sue mani e portarle alla bocca (avendo ancora una presa a pugno), e per lo stesso motivo come pasta preferisco fusilli e penne. Formaggi, carne magra, pasta con tante verdure, frutta a pezzi. Francesco mangia con noi, tutto ciò che mangiamo noi, e chiaramente questo ci porta a cucinare e mangiare nel modo più salutare e sano possibile.

Chi vede Francesco mangiare e non conosce questo metodo di svezzamento alternativo solitamente mi fa tre domande .

Ma poi ogni volta devi pulire tutto?? ( sediolone, pavimento e lui)

Sì, ogni volta pulisco tutto, ma lo faccio anche dopo ogni bagnetto. Voglio lasciarlo libero di esplorare, e così come quando schizza e allaga quasi tutto il bagno ogni sera mi armo di pazienza e pulisco tutto, faccio lo stesso dopo che ha terminato di mangiare. Non è un problema per me questo, ciò che conta è che Francesco esplori con le sue manine conoscendo nuovi gusti e sapori.

Non hai paura che si strozzi?

La paura che possa strozzarsi da un momento all’altro me l’ha fatta passare lui, mi basta osservarlo per rendermi conto che è super capace. Ma non perché mio figlio sia bravissimo, semplicemente ogni bambino sa farlo. Francesco mastica con le gengive ( avete mai provato a mettere un dito in bocca a vostro figlio? Le gengive sono quasi di pietra, e quando stringono vi faranno un male cane) ed è incredibile, se ha ancora un pezzo in bocca ed io distrattamente allungo il cucchiaino per proporgliene un altro lui non apre la bocca!! Finisce quello che ha in bocca e poi ne prende ancora. E quando invece fa un morso grande e prende un pezzo più grande di quello che può, ci sta qualche minuto… poi capisce che non riesce, allora lo sputa e ne rifà un altro piccolo. È incredibile delle capacità che hanno i nostri piccoli, io ancora mi stupisco. Ma chi gliel’ha mai insegnato???

Come capisci se ha mangiato abbastanza??

Non me lo chiedo se ha mangiato abbastanza, se la porzione era quella dovuta. Ogni bambino sa autogestirsi. Se dovesse mangiare anche solo 5 pennette al sugo, significa che questa era la porzione che oggi gli andava. Come con l’allattamento al seno a richiesta ci fidiamo del nostro bambino circa quanto ha mangiato e quando ne vuole, la stessa fiducia gliela do per la pappa. Mangia quello che gli va, io non insisto neanche con un solo fusillo in più.

In fin dei conti…

Vorrei che oggi e domani per lui il momento della pappa fosse un momento di piacere. Sono cresciuta con “se non finisci tutto il piatto non ti alzi”,”se non mangi tutta la tua pasta oggi non esci nel parco”, “un altro boccone devi mangiare, un altro ancora, dai l’ultimo…” e cosi il momento del pasto era quasi un obbligo per me, una costrizione!!!
Vorrei che il momento in cui siamo a tavola sia un momento di serenità e condivisione, che sia assolutamente un momento di piacere e non di “guerra” senza alcun compromesso. L’auto svezzamento ha giovato sia a lui che a noi genitori.

Ci vediamo tra qualche giorno con degli esempi pratici di menù-tipo per un pranzo e per una cena.
vi consiglio di leggere il testo di Piermarini “Io mi svezzo da solo” e di dare uno sguardo al sito internet www.autosvezzamento.it

(Il seggiolone in foto è il modello Tripp Trapp di Stokke).

Ogni volta poi finisce così…